Tra poco ci sarà Lucca Comics, e l’occasione – senz’altro diversa da quelle di anni lontani – ci spinge a ricordare gli anni Sessanta e dintorni, quelli del Salone dei Comics. In quegli anni molti scoprirono i fumetti, o meglio i giornaletti, tanti ne rimasero stregati e alcuni cominciarono a scriverne, su quotidiani e riviste ma più spesso su pubblicazioni amatoriali. Alcuni mensili, come Linus o Eureka, fecero scoprire il grande fumetto d’autore, straniero soprattutto, mentre Tex, Zagor, Diabolik, pur abbondantemente letti, restavano confinati nel silenzio, o quasi dei critici. Ci sarebbero voluti gli Oscar Mondadori a far uscire il fumetto popolare dalle edicole e portarlo nelle librerie. Oggi, magari, ritorna nelle edicole, perché abbinato a quotidiani e periodici che offrono, a un prezzo neppure tanto modico, ristampe d’annata in edizioni anche raffinate, quasi fossero classici della letteratura, da leggere e rileggere. E’ un salto di qualità, forse dettato da esigenze commerciali, che tuttavia è positivo e apprezzabile, al pari dell’iniziativa della Rizzoli-Lizard che ha varato una collana di grossi volumi che propongono un viaggio a ritroso nel tempo tra gli Archivi Bonelli, come si intitola la serie. Il primo numero, di circa 600 pagine, è un omaggio a Sergio Bonelli, ampiamente ricordato nell’introduzione di Michele Ginevra, proponendo tre storie d’annata scritte a suo tempo dallo stesso editore. Ovviamente i protagonisti del volume sono Zagor, Mister No e Tex, i personaggi forse più amati dall’editore, di cui ha scritto centinaia di storie. Si passa così dalla foresta di Darkwood e dalle illustrazioni di Gallieno Ferri a quella amazzonica, regno di Mister No e Roberto Diso, per finire con un incontro con il Muerto, in una delle migliori avventure di Tex, integrata da tavole inedite e illustrata con bravura da Guglielmo Lettieri. (Carlo Scaringi).
by afNewsInfo - - Carlo Scaringi
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