Riceviamo da Gea Ferraris: “Cara redazione di afnews, sono una fumettista esordiente e, dopo mesi passati a leggere la vostra newsletter, questa volta ho deciso di scrivervi io, per parlarvi di qualcosa che credo potrebbe essere interessante per chi ama il fumetto: il Festival International de la Bande Dessinée d'Alger (FIBDA), di cui peraltro avevate già parlato, segnalando il loro concorso. E' proprio in questo modo che io sono approdata, un paio di settimane fa, in quel di Algeri, essendo stata selezionata per la finale. Il festival è ancora "piccolino", essendo solo alla seconda edizione, quindi non è molto conosciuto in Europa, ma io credo che meriterebbe, di anno in anno, di diventare sempre più famoso ed importante, visto l'impegno e la passione che l'organizzazione del FIBDA sta mettendo per promuovere e far crescere il neonato fumetto africano oltre i confini dell'Africa stessa. Riportando le parole di Nazim Mekbel, responsabile delle relazioni internazionali, "noi desideriamo migliorare il livello del fumetto africano gettando un ponte tra l'Africa e l'Europa, non nel senso di diventare 'dipendenti' dal fumetto europeo, ma di collaborare con esso", creando un fumetto africano di pari dignità e valore, facendo conoscere i temi e le caratteristiche di un popolo che forse in Europa è ancora conosciuto in modo soltanto superficiale. Questo intento, a parer mio, oltre che interessante di per sé potrebbe anche essere utile nella continua ricerca di integrazione, comprensione e rispetto tra popoli diversi. Il festival si è articolato in cinque giorni, con la presenza di autori (ed esordienti!) provenienti da moltissimi paesi, dall'America
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