Riceviamo: "Milano è la capitale del fumetto italiano e per questo merita un museo stabile in grado di esporre e valorizzare una straordinaria produzione più che centenaria che ha visto protagonisti artisti di primissimo livello e vasta popolarità, sia con stile realistico (da Guido Crepax a Walter Molino, Mario Uggeri, Sergio Toppi, Paolo Piffarerio, Gino D’Antonio, Roy Dami...) sia umoristico (da Antonio Terenghi a Umberto Manfrin, Gino Gavioli, Tiberio Colantuoni, Egidio Gherlizza, Sergio Tofano, Carlo Peroni) e operare le maggiori case editrici e testate, da Bonelli (da Tex a Dylan Dog, Zagor, Nathan Never, Martin Mystère) ad Astorina (Diabolik) e Disney (Topolino) fino all’indimenticato Corriere dei Piccoli e Il Giornalino. Il boom del fumetto del dopoguerra ha visto sorgere a Milano le edizioni Alpe (Cucciolo e Tiramolla), la Dardo (da Kinowa a Gim Toro e Amok). E ancora la Casa Editrice Universo. Senza contare che proprio a Milano, al Palazzo di Giustizia, nel 1950 si tenne la prima esposizione del fumetto in Italia. Insomma, un valore straordinario di opere e uomini che Milano sembra essersi un po’ dimenticata e che solo l’istituzione di un Museo stabile può degnamente riportare sulla ribalta che merita. Organizzato dalla Fondazione Franco Fossati e da Italia Nostra, il convegno porrà le basi per la realizzazione di un sogno di carta molto molto importante per la città coinvolgendo gli addetti ai lavori e i rappresentanti delle istituzioni! Al convegno Verso un Museo del Fumetto a Milano per la tutela e la valorizzazione della Nona Arte, saranno presenti le massime autorità del fumetto italiano e i rappresentanti delle istituzioni coinvolte. Un primo passo verso la realizzazione del Museo del Fumetto a Milano, Giovedi 4 giugno 2009, ore 18.00, Aula Magna Università degli Studi di Milano, Via Festa del Perdono 7 – Milano, Ingresso libero." Info: http://www.museodelfumetto.it/ - Click qui per leggere il comunicato completo. [Il criceto, mascotte ufficiale del Museo del Fumetto Franco Fossati, è stato disegnato da Vittorio Pavesio da un'idea di Silvia Guglielmotto.]
Commenti