Guinness: il francobollo più grande del mondo è questo, per gli 85 anni di Paperino, firmato Cavazzano!
c.s.: Lucca, 30 ottobre 2019 – Durante la cerimonia di apertura di Lucca Comics and Games 2019, The Walt Disney Company Italia, il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane hanno celebrato l’85° anniversario di Paperino conquistando il Guinness World Record per il francobollo più grande del mondo, disegnato dal Maestro Giorgio Cavazzano.
Il francobollo da Guinness misura circa quattro metri quadrati e supera il precedente detentore del record, un francobollo di un 2,87 metri quadrati emesso dalle Poste Indiane. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne realizzerà in totale 6 esemplari.
Durante l’inaugurazione è stata inoltre annunciata l’emissione di otto francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “le eccellenze italiane dello spettacolo” dedicati a Paperino e in particolare alla produzione e allo sviluppo del fumetto Disney in Italia, più un francobollo singolo.
Nella serie degli otto francobolli sono raffigurati i personaggi che hanno accompagnato Paperino nel corso della sua storia: Zio Paperone, Nonna Papera, Qui/Quo/Qua, Paperina, Archimede Pitagorico, Gastone, Paperinik e La “313”.
Il francobollo singolo raffigura Paperino alla guida della leggendaria automobile 313 e sarà stampato in quattrocentomila esemplari mentre il foglio in trecentomila esemplari. Tutti i francobolli saranno disponibili dal 30 ottobre presso gli Spazi Filatelia e negli Uffici Postali con sportello filatelico.
Prosegue l’omaggio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico con l’emissione di carte valori postali a personaggi del mondo dei fumetti Disney. Già nel 2017 sono stati emessi otto francobolli per festeggiare i 90 anni di Topolino, e quest’anno saranno festeggiati gli 85 anni di Paperino. Poste Italiane realizzerà, il giorno di emissione, uno speciale annullo raffigurante la vignetta del francobollo singolo e un imperdibile folder contenente il foglietto di otto francobolli, la cartolina annullata ed affrancata e la busta primo giorno.
Per Daniel Frigo, Country Manager & Head of Studio Distribution, The Walt Disney Company Italy, Turkey, Israel & Greece “In Italia Paperino può contare su milioni di fan di tutte le età e il suo riconoscimento come eccellenza italiana, rende l’intera Company ancora più orgogliosa dei suoi grandi disegnatori. È dall’Italia infatti che sono partite tante storie divenute famose in tutto il mondo perché inconfondibili esempi di creatività e storytelling”.
“Paperino è comico, nevrotico, scanzonato e con un’anima profondamente latina! Ed è proprio per questo che gli italiani lo amano!” – ha concluso il Maestro Giorgio Cavazzano– “Disegnarlo mi ha permesso negli anni di lasciare spazio alla mia indole più irriverente e innovativa ed è un onore conquistare il Guinness World Record per il suo 85° anniversario!”
IL PERSONAGGIO: PAOLINO PAPERINO
(Donald Fauntleroy Duck, 1934).
Irresistibilmente comico, nevrotico quanto scanzonato, sfortunato ma comunque sempre ottimista, Paolino Paperino, ovvero Donald Duck, è una delle icone pop più longeve e note a livello mondiale. La sua fama planetaria è suggellata da una stella intitolata a suo nome sul pavimento della Walk of Fame di Hollywood: un onore riservato alle massime star del cinema.
Al cinema e in TV
Paperino nasce come comprimario nel cortometraggio animato di Walt Disney The Wise Little Hen (in Italia La gallinella saggia), del ciclo Silly Symphonies. Il design finale con il quale viene lanciato questo prima Paperino, con becco e collo lunghi e ali al posto delle braccia, si deve all’illustratore ungherese Ferdinand Horvath, impiegato presso lo Studio di Walt Disney. Diretto da Wilfred Jackson, lo short esce il 9 giugno 1934; questa data è considerata ufficialmente quella della nascita di Paperino.
Poiché in questo film vive in una casetta costruita su una chiatta, Paperino indossa una casacca e un berretto da marinaio. Questo abbigliamento gli resterà addosso per sempre, caratterizzandolo.
Raccolte istantaneamente le simpatie del pubblico, anche grazie alla caratteristica voce prestatagli dall’eclettico Clarence Nash, che lo doppia in tutte le lingue, Paperino si trasforma nella “spalla” impertinente e indisciplinata di Topolino, nei disegni animati e nei fumetti. Subito dopo diviene un protagonista assoluto in tutti i media, a partire dal cinema, dove vari registi lo dirigono in almeno 172 cortometraggi e in alcuni lungometraggi di grande successo, da Saludos Amigos (1942) a I tre caballeros (1944), da Bongo e i tre avventurieri (1947) a Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988), senza contare Fantasia 2000 (1999).
Oltre a vedersi intitolare vari special televisivi, Paperino interpreta otto serie di disegni animati appositamente creati per il piccolo schermo. Fra queste la recentissima DuckTales – Avventure di Paperi (2017-2019), dove svolge un ruolo centrale insieme a Zio Paperone e ai Nipotini.
Paperino a fumetti
Nelle tavole, Paperino esordisce al fianco del suo primo amico, Meo Porcello (Peter Pig), domenica 16 settembre 1934 in una sorta di sequel del film La gallinella saggia. Su sceneggiatura di Ted Osborne, lo disegna Charles Alfred Taliaferro, per gli amici solo “Al” Taliaferro.
I lettori italiani conoscono questo primo ciclo di avventure di Paperino dal 10 marzo 1935, pubblicate sul gigantesco Supplemento a Topolino, grande cm 40×56. Il titolo italiano completo adottato per l’episodio è I due fannulloni, storiella comica dalle Sinfonie Allegre di Walt Disney.
In seguito, Taliaferro convince Walt Disney a trasportare Paperino prima in una serie di tavole autoconclusive a lui intitolate, poii in una striscia quotidiana per i giornali, che viene pubblicata dal 7 febbraio 1938.
Un primato italiano
In Italia Donald Duck fa subito presa, al punto di essere onorato con un giornale intitolato a suo nome: Paperino e altre avventure, in edicola ogni settimana dal 30 dicembre 1937. È un vero primato, a livello mondiale. Pubblicato da Arnoldo Mondadori, il giornale è diretto da Federico Pedrocchi, che è anche autore di testi e disegni delle prime storie di ampio respiro con Paperino, a cominciare dalla sua prima avventura a puntate, Paolino Paperino e il mistero di Marte (1937), che occupa le prime pagine del settimanale.
La famiglia si allarga
A partire dal 1942, giungeranno anche negli Stati Uniti le prime storie lunghe con Paperino, create per i comic book e tradotte in tutto il mondo. L’autore principale che le scrive e disegna è Carl Barks, definito “Uomo dei Paperi” e anche “il massimo narratore del Novecento”. Per un quarto di secolo Barks contribuisce a forgiare il carattere di Paperino, crea Paperopoli, capitale dello Stato del Calisota, e uu cast di personaggi che diverranno a loro volta leggendari. Fra questi: lo zio fantastiliardario Paperon de’ Paperoni (1947), il cugino fortunato Gastone Paperone (1948), il corpo scout delle Giovani Marmotte (1951), i fuorilegge della Banda Bassotti (1951), l’inventore Archimede Pitagorico (1952), la fattucchiera napoletana Amelia (1961) e tanti altri.
Di seguito, alcuni approfondimenti sui personaggi che accompagnano Paperino nella serie di francobolli celebrativi del suo 85mo compleanno.
1.
ZIO PAPERONE (Uncle Scrooge Mc Duck, 1947)
Il “fantastiliardario” Paperon de’ Paperoni, detto anche confidenzialmente Zio Paperone, è un anziano finanziere, imprenditore, industriale e commerciante di portata planetaria. Considerato il Papero più ricco del mondo, possiede innumerevoli case e ville a Paperopoli e nel resto del Globo, ma abitualmente risiede nel gigantesco Deposito sulla collina che domina la città. Ama tuffarsi nel suo denaro come un pesce baleno, scavarci delle gallerie come una talpa, gettarsi a doccia le monete sulla testa.
Risparmiatore all’ennesima potenza (è scozzese, originario di Glasgow), non è privo di insospettabili slanci di generosità. Creato dal grande cartoonist statunitense Carl Barks, Paperone viene messo a confronto con un ricco campionario di antagonisti, dai ricchi Cuordipietra Famedoro e John D. Rockerduck ai rapinatori della Banda Bassotti, senza contare l’infida fattucchiera napoletana Amelia.
Zio Paperone debutta come personaggio nel dicembre 1947, nel comic book Four Color n. 178, con la storia Il Natale di Paperino sul Monte Orso (Donald Duck’s Christmas on Bear Mountain).
Dal 1951 Zio Paperone titolare di una collana autonoma: Uncle $crooge, la cui testata reca il simbolo del dollaro come iniziale del nome originale del protagonista. Amatissimo interprete di migliaia di storie a fumetti, è figura centrale delle stagioni televisive animate del ciclo DuckTales – Avventure di Paperi.
2.
NONNA PAPERA (Grandma Duck, 1943)
Tipica rappresentante dei pionieristici contadini dell’Ovest americano, la nonna paterna di Paperino esordisce il 27 settembre 1943 in una striscia giornaliera di Bob Karp (soggetto) e Al Taliaferro (disegni). Ben presto si presenta come l’energica, operosa proprietaria di una fattoria sita alla periferia di Paperopoli, che dirige con metodi tradizionali, lavorando come contadina e allevatrice. In questo è coadiuvata (almeno in apparenza) dal nipote Ciccio (Gustave Goose), indolente, incapace e ingordo.
Ottima cuoca, Nonna Papera è rinomata per le sue irresistibili torte.
Dal 1950, ritratta da Carl Barks, farà coppia fissa con Ciccio nei fumetti dei comic book.
All’anagrafe,l’anziana Papera si chiama Elvira Coot, è detta confidenzialmente Elviry ed è nipote del fondatore di Paperopoli, Cornelius Coot. Da giovane, quando erano in voga gli spettacoli teatrali di vadueville, ha calcato i palcoscenici esibendosi come cantante e attrice a Hollywood, con il nome d’arte di Rita Papera (Abigail Duck).
La sua prima partecipazione nei disegni animati avviene nello special TV Questa è la tua vita, Paperino! (This is Your Life, Donald Duck!), mediometraggio diretto da Jack Hanna e Charles Nichols, diffuso per la prima volta dalla rete americana NBC l’11 marzo 1960.
3.
QUI, QUO, QUA (Huey, Dewey, Louie, 1937).
I tre identici nipotini di Paperino, figli di sua sorella Della Duck (detta Dumbella), fanno il loro esordio nei fumetti con la tavola domenicale di Donald Duck uscita sui supplementi americani dei quotidiani il 17 ottobre 1937. I disegni sono del loro creatore, Al Taliaferro, che qui si avvale della sceneggiatura di Ted Osborne. Nei disegni animati debutteranno il 15 aprile 1938 con il cortometraggio I nipoti di Paperino (Donald’s Nephews), diretto da Jack King.
Vivacissimi, ribelli e guastafeste in un primo tempo, Qui, Quo e Qua diventano più assennati quando aderiscono (dal 1951) al corpo scoutistico delle Giovani Marmotte (Junior Woodchucks), su idea del cartoonist dell’Oregon Carl Barks. Il libro più importante che li riguarda, Il Manuale delle Giovani Marmotte, ideato in Italia nel 1969 e pluriristampato anche all’estero, oltre a inaugurare una collana ritenuta leggendaria dagli appassionali si rivelerà uno dei massimi successi editoriali italiani di ogni tempo.
4.
PAPERINA (Daisy Duck, 1940).
Eterna fidanzata di Paperino, debutta sullo schermo con il cortometraggio del 7 giugno 1940, diretto da Jack King, Paperino e l’appuntamento (Mr. Duck Steps Out). Tre anni prima, in un ruolo analogo, era stata preceduta dalla sensuale Papera messicana Donna Duck. Nei fumetti la incontriamo per la prima volta, come vicina di casa di Paperino, nella striscia giornaliera del 4 novembre 1940, scritta da Bob Karp e disegnata da Al Taliaferro.
Vezzosa, capricciosa, ma spesso anche molto attiva e intraprendente, Paperina ha un’identità segreta da giustiziera mascherata (Paperinika), collabora al quotidiano Papersera e ha l’abitudine di annotare le sue disavventure in un diario, lanciato in apposito albo a fumetti americano, Daisy Duck’s Diary, nel novembre 1954. Ha tre nipotine che costituiscono l’equivalente femminile di Qui, Quo e Qua: Ely, Emy ed Evy (April, May e June), create nei fumetti da Carl Barks nel 1953.
Oltre a vantare 14 apparizioni sul grande schermo, Paperina è presente nelle principali serie televisive disneyane, da Mickey Mouse Works a Disney’s House of Mouse – Il Topoclub, da Quack Pack a DuckTales- Avventure di Paperi.
5.
ARCHIMEDE PITAGORICO (Gyro Gearloose, 1952).
Eccezionale inventore tuttofare, disinteressato al denaro e sempre disponibile, spesso svampito, ma quasi sempre geniale, vive da scapolo in una casa-laboratorio. È assistito da Edi (Helper), simpatico robottino dalla testa a lampadina.
Munito di occhialini e di parrucca, Archimede è un gallinaceo con piedi umani (a cinque dita) in luogo di zampe “da pollo”. Creato da Carl Barks, debutta nei fumetti nel maggio 1952 nell’episodio Paperino e l’amuleto del cugino Gastone (in originale chiamato semplicemente Donald Duck, sul comic book Walt Disney’s Comics and Stories n. 140).
Anagraficamente è nipote dell’ingegnoso Cacciavite Pitagorico, assistente del giovane Paperone alla guida dei ferry-boat del Mississippi, ed è figlio di Fulton Pitagorico, che partecipa alla fondazione delle Giovani Marmotte.
Il suo motto, riportato anche sui cartelli vicini al suo laboratorio, è “Voi aspettate, io invento” (“Inventions while U wait”).
6.
GASTONE (Gladstone Gander, 1948).
Il suo nome completo è Gastone Paperone; viene creato da Carl Barks, che lo lo fa esordire nel gennaio 1948 nella storia Donald Duck, su Walt Disney’s Comics and Stories n. 88, chamata in Italia Paperino lingualunga, su Gli albi tascabili di Topolino n. 64 del 23 settembre 1949.
Dandy nullafacente per scelta filosofica di vita, scapolo, Gastone ha capelli ricciuti e veste con ghette e bastone dal pomo di avorio come gli elegantoni rubacuori di Hollywood.
Fortunato all’ennesima potenza, grazie ai geni materni, vanitoso ed egocentrico, nelle sue prime apparizioni è solo un rivale del “cuginastro” Paperino, impegnato a insidiarne la ragazza, Paperina. Solo in un secondo tempo rivela in modo incontrovertibile la sua fortuna, con la storia Donald Duck in “Race ti the South Seas!” (in italiano Paperino e l’isola misteriosa), realizzata da Barks nel 1948.
In animazione, il primo episodio nel quale Gastone compare fa parte del serial televisivo DuckTales, s’intitola Le dolci piume della giovinezza (Sweet Duck of Youth) e va in onda negli USA il 21 ottobre 1987.
7.
PAPERINIK (1969)
Il misterioso giustiziere mascherato di Paperopoli, Paperinik, nasce per rispondere alle richieste dei lettori di Topolino, desiderosi di riscattare Paperino dalla proverbiale sfortuna che lo assilla.
Con la sceneggiatura di Guido Martina e un primo character design (in seguito un po’ modificato) attribuitogli dal grande fumettista Giovan Battista Carpi, Paperinik debutta sul n. 705 di Topolino, in edicola l’8 giugno 1969, con la storia Paperinik il diabolico vendicatore.
Grazie a un campionario di dispositivi meccanici ed elettronici, fantasiosi quanto efficaci, un costume che ne cela l’identità e con degli adeguati “trucchi” sistemati sulla sua auto “313”, questo alter ego di Paperino è protagonista di una lunga serie di avventure tradotte e amate in tutto il mondo.
Tutto ha inizio a Villa Rosa, dimora segreta del ladro gentiluomo Fantomius, il cui diario segreto è rinvenuto da Paperino, oltre alle sue armi e al suo costume, che gli serviranno come fonti di ispirazione. Paperino nasconde l’armamentario di Paperinik nel misterioso covo sito sotto la sua casa, al quale accede tramite un ascensore nascosto nell’armadio nella camera da letto. Tutti, compresi Qui, Quo e Qua, ignorano che il giustiziere di Paperopoli e il loro zio sono la stessa persona.
8.
LA “313” (1940)
L’automobile decappottabile di Paperino, chiamata “313” dal numero della sua targa, accompagna lui e i suoi nipotini nelle loro principali avventure, nel groviglio del traffico di Paperopoli o in rotta verso i più disparati angoli del mondo.
Il cartoonist Carl Barks precisa che il modello dell’utilitaria è Belchfire Runabout. È stata assemblata direttamente da Paperino con un motore Mixwell del 1920, assi Paclac del 1923, carrozzeria Dudge del 1922 e quattro ruote ricavate da una falciatrice da giardino.
Dopo un prototipo di auto molto simile alla 313 proposto nel cortometraggio animato del 1937 Don Paperino (Don Donald), il debutto della dell’utilitaria vera e propria avviene assai più tardi, nella striscia quotidiana del ciclo Donald Duck uscita il 22 marzo del 1940, con testi di Bob Karp e disegni di Al Taliaferro.
Nel campo dell’oggettistica, invece, il primo modellino della 313, su design dell’illustratore e fumettista Marco Rota, viene messo in commercio nel 1967, annunciato sul n. 617 del settimanale Topolino. La miniatura in metallo della 313, corredata con la statuetta in plastica del suo proprietario e di Qui, Quo e Qua è munita di porte apribili e di un portello sul retro.
L’ARTISTA: GIORGIO CAVAZZANO (Venezia, 1947)
Versatilissimo disegnatore e illustratore, è uno dei fumettisti europei più apprezzati nel mondo. Considerato un innovatore della grafica Disney, continua ad ispirare con il suo stile accattivante una moltitudine di suoi colleghi delle ultime generazioni.
Appena dodicenne, Giorgio inizia a collaborare con il cugino fumettista Luciano Capitanio, inchiostrandone le tavole a fumetti per gli editori Mondadori, Dardo e per il tascabile Vom – Voci d’Oltremare. Incontrato Romano Scarpa, ne diviene inchiostratore per dieci anni, a partire dalle storie pubblicate su Topolino n. 370 del 30 dicembre 1962. Come disegnatore “a solo” esordisce con la storia Paperino e il singhiozzo a martello (1967), mentre come autore di fumetti a tutto tondo (testi e disegni) realizza Zio Paperone e il cambio della guardia (1985) e, tra le altre, l’indimenticabile Topolino e Minni in “Casablanca” (1987). Nella sua straordinaria carriera crea graficamente molti personaggi, che diverranno noti in tutto il mondo. Tra questi, la piccola sovrana aliena Reginella, il detective Umperio Bogarto, il viaggiotore dello spazio OK Quack, l’ecologista Pandy Pap, il rude poliziotto Rock Sassi. Dal 1981 realizza storie Disney anche per il settimanale francese «Journal de Mickey» e numerose copertine per vari periodici come «Mickey Parade» e «Super Picsou Géant». Per il gruppo danese Egmont disegna dal 1994 copertine e storie, fra le quali la saga dei Dragonlords (2003-04). Con Tito Faraci imposta il ciclo noir del periodico «MM Mickey Mouse Mystery Magazine» (1999) e il graphic novel Jungle Town (2006). Tra gli altri suoi lavori extra Disney spiccano Walkie & Talkie (1973-75), Oscar e Tango (1974), Altai & Jonson (1974), Smalto & Johnny (1976), Capitan Rogers (1981) e una storia di Spider-Man: Il segreto del vetro (2004).
Nel 2017 Cavazzano realizza, con tecniche grafiche diverse, otto francobolii che immortalano le principali tappe della vita e delle carriera di Topolino in occasione del suo 90mo compleanno.
Luca Boschi
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October 30, 2019 at 04:45PM ifttt
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