Annecy 2018. La serata di chiusura premia i vincitori, presenta Winsor McCay e Gertie e dice grazie a Patrick Eveno per i suoi anni d’impegno e passione.

afn:
Annecy 2018. La serata di chiusura premia i vincitori, presenta Winsor McCay e Gertie e dice grazie a Patrick Eveno per i suoi anni d’impegno e passione.

 

Sabato 16 il festival di Annecy 2018 è finito. È stata ancora una volta un’edizione intensa con tante cose da vedere e animazione di altissima qualità.

La serata di chiusura ha il compito di rappresentare al meglio l’intero festival, è sempre una sorpresa vedere cosa viene fatto per stupire il pubblico durante la consegna dei premi.

Quest’anno il palco aveva una scenografia che riprendeva il manifesto fatto per il festival. Sobria eleganza con piante di pioppo ai lati, fanali non troppo forti per illuminare e un pianoforte a coda.

Marcell Jean è salito sul palco per salutare il pubblico e invitare a condurre con lui la serata Patrick Eveno direttore del CITIA per anni al suo ultimo mandato. Lavoreranno in coppia per tutta la serata.

Per annunciare i primi premi consegnati viene chiamata sul palco Léa Zagury. Direttrice del festival brasiliano Animamundi e parte della giuria per Annecy 2018.

inizia la consegna dei premi. Il premio della giuria per i film su commissione va a “Mark Lotterman “Happy” fatto da Alice Saey. Tanto emozionata da andare subito via.

Il Cristal per i film su commissione va al brasiliano “Leica “Everything in black and white” realizzato da Mateus De Paula Santos. Che ritira il premio molto emozionato.

Si passa al premoi della giuria per le serie TV, vinto dalla serie statuntense “We Bare Bears” intitolato “Panda’s Art” di Daniel Chong. Ritira il premio una rappresentante di Cartoon Network.

Il premoi della giuria per una serie TV va allo speciale della serie “Robot Chicken” “The Robor Chicken Walking Dead Special: Looks who’s Walking” ritira il premio una produttrice dello Studio Stoopid buddy che legge un messaggio che l’autore Thomas Sheppard ha scritto per ringraziare il festival e il pubblico di Annecy dicendo anche quanto gli sia dispiaciuto non esser potuto venire quella sera.

Il Cristal per una prodizione TV va a “PIG: The Dam Keeper Poems “Yellow Flower”, “Hello Nice to Meet You” di Erick Oh. Anche lui è emozionato.

Finiti questi premi si passa a un cortometraggio presentato in anteprima. È “Bilby” di Liron Topaz, Pierre Perifel e Jp Sans. Un glorioso corto tutto inseguimenti e fughe ambientato nella spietata natura australiana dai mille pericoli mortali. È della DreamWorks e, come il corto mandato durante l’apertura del festival, è stato realizzato grazie al fondo cortometraggi iniziato dallo studio anni fa.

Segue la consegna del premio per la migliore musica originale. Il vincitore è “The Breadwinner” di Nora Twomey.

Si passa a altri premi e per annunciarli viene chiamato sul palco il grande Dean Deblois, sceneggiatore e regista di “How to train your Dragon”.

Il premio del pubblico per i cortometraggi va al toccante “Weekends” di Trevor Jimenez.

Il premio del pubblico per il miglior lungometraggio va a “The Breadwinner”.

Parte un fantastico intermezzo, Marcell Jean introduce lo spettacolo accompagnato dal pianoforte.

Immaginate che sia il 1914 e di essere nella hall di un lussuoso Hotel di New York. Si sta per allestire uno spettacolo di vaudeville speciale, dove il noto disegnatore di fumetti Winsor McCay apparirà per presentarci uno spettacolo eccezionale.

Marcell lascia il posto a Winsor (interpretato da Anthony Lawton) che raccontando al pubblico di essere andato al museo di scienze naturali con i figli e visto lo scheletro di un dinosauro ha iniziato a chiedersi come si muovessero. Deciso di farne muovere uno ha iniziato a disegnare e con 11.000 disegni ha creato il film che sta per presentarci.

 

Lo schermi si illumina, la luce della proiezione manda l’immagine di una strada montana con dirupi, montagne e macigni. Winsor invita il pubblico a chiamare Gertie per farla venire, quando il dinosauro compare la proiezione diventa uno spettacolo. Winsor parla delle meraviglie che Gertie sa fare, tenta di farle evitare di mangiare alberi, la consola quando si rattrista per le sgridate, lancia una mela per fargliela mangiare e schiocca la frusta per tentare di calmarla quando litiga con un mastodonte. Nel finale va dietro le quinte per riapparire sulla coda del dinosauro e tornato sul palco saluta mentre Gertie balla.

Chi scrive ha scoperto l’opera di Winsor McCay intorno agli undici anni e leggendo dello spettacolo con Gertie si è sempre chiesto come dovesse essere. Vederlo dal vivo è stata un’emozione grandissima. Da lacrime agli occhi. Un’emozione condivisa dai presenti in sala che guardavano questo magico vaudeville, restituito nella sua forma più vicina possibile all’originale grazie al lavoro del National Film Board del Canada e all’amore per Gertie di David L. Nathan e Donald Crafton. Che scoperta l’esistenza presso gli eredi dell’artista dei disegni originali fatti per il film, compresi quelli di parti di filmato andate perse, hanno iniziato un accurato lavoro di ricerca e restauro che ha permesso di ricreare il film nella forma esistente per lo spettacolo e poterlo mostrare al pubblico in HD.

Si torna alla consegna dei premi. Marcell chiama sul palco Bruno Forzani, autore di film e cortometraggi animati che quest’anno fa parte della giuria.

Il vincitore della premio per i corti di diploma, menzione della giuria è “Hibrid”, di Florian Brauch Matthieu Pujol, Kim Tialhades, Yohan Thireau e Romain Thirion. Quattro sui cinque autori sono presenti e ritirano il premio per lo spettacolare e inquietante corto.

Il premio della giuria ai corti di diploma lo ha preso “Inanimate” di Lucia Bulgheroni. Bello e inquietante con tratti filosofici.

Il Cristall del film di diploma è andato a “Barbecue” di Jenny Jokela. Grottesco e sarcastico.

Quest’anno il Cristall ai cortometraggi nella categoria Off-Limits è stato assegnato Ex Æquo a due grandi corti sperimentali a “An excavation of us” di Shirley Bruno, grande e intelligente riflessione sulla violenza umana, e a “Boy transcoded from Phosphene” di Rodrico Faustini, affascinante sperimentazione su immagine e i colori.

Dopo gli Off-Limits viene mandato un altro cortometraggio.”Belly Flop” di Jeremy Collins e Kelly Dillon, spassosissimo cortometraggio sudafricano su di una bambina che va per la prima volta in piscina e subito ammira e inizia a imitare una bambina più grande bravissima nei tuffi.

Si passa ai lungometraggi, per premiarli Marcell Jean chiama sul palco Emily Loizeau, Rappresentante della giuria per i lungometraggi e musicista.

Il premio menzione della giuria viene dato a “La casa Lobo” di Cristòbal Leòn e Joaquìn Cociña. Sale a ritirarlo Joaquìn Cociña, che è sorpreso dalla vittoria e ringrazia la giuria per il coraggio dimostrato nel premiare un film particolare come il loro, molto sperimentale, oscuro e dalla storia difficile.

Il premio della giuria per il lungometraggio viene assegnato a “The Breadwinner”, per una seconda volta sale sul palco il produttore a ritirare il premio.

Il Cristall per il lungometraggio è stato assegnato a “Funan”di Denis Do. Che emozionato viene accompagnato sul palco dal produttore e racconta quanto sia importante per lui il premio e come sentisse necessario fare quel film forte sulla Cambogia sotto la dittatura. La sua emozione è davvero forte.

Viene mandato il cortometraggio “Dreamland” di Mirai Mizune. Autore che già in edizioni passate ha fatto corti astratti mandati a Annecy all’apertura o chiusura del festival.

É arrivato il momento di presentare il nuovo direttore del CITIA, Mickaël Marin. Ma non si presenta sul palco neanche chiamandolo più volte.

Trattenendo l’imbarazzo Marcell va dietro la scena a cercarlo. Inizia la proiezione della sua silhouette sullo schermo e di quella di Martin. Che si dice triste del fatto che Patrick Eveno lasci il CITIA dopo tanti anni e dice di volergli fare omaggio cantandogli una canzone insieme a tutto il pubblico di Annecy. Saltato in aria la suo silhouette diventa quella di un uccellino. Stupito Marcell salta diventando anche lui un cartoon nel magnifico e inconfondibile stile di Benjamin Renne.

Così con le sembianze di un volatile e di un mastino Marcel e Marin fanno partire un Karaoke dove al ritornello “Mercì Patrick” fanno da sfondo le foto dei festival passati con Patrick insieme ai più grandi nomi dell’animazione mondiale.

Seguono omaggi animati di persone che ha aiutato: Regina Pessoa, le persone dello studio Folimage e altri ancora.

A Patrick Eveno viene conferito un Cristall speciale.

Viene invitato sul palco Michaël Dudok De Wit, autore che ha iniziato a lavorare in Francia grazie alla sua chiamata. De Wit fa un discorso dove dice quanto sia riconoscente a Patrick e che grande persona sia. È una scena molto commovente.

Dominique Puthod, presidente del CITIA sale sul palco e conferisce a Patrick Eveno il Biglietto d’oro. L’accreditazione che vale per tutta la vita e permette di poter entrare sempre al festival. L’unica altra persona a averla avuto tale onorificienza fu Jeffrey Katzenberg. Patrick è molto felice del riconoscimento, non può fare a meno di ridere e abbracciare gli amici.

Lo spettacolo continua, per premiare i vincitori per i cortometraggi viene chiamato sul palco Claude Barras, Produttore svizzero.

Il premio per i cortometraggi menzione della giuria va a “Biciklisti” di Veliko Popovic. Divertente e ironico film su una corsa in bici in una cittadina. Sale sul palco insieme al produttore.

Il premio per la prima opera va a “Egg” di Martina Scarpellii. Storia sulla difficoltà di nutrirsi sentendo di vivere in un mondo ridotto a un cubo fatta con uno stile di disegno sintetico, estremizzato e forte. Brava Martina!

Il premio della giuria va a “Wekeends” di Trevor Jimenez. Che torna sul palco e ringrazia ancora tutti.

Il Cristal per il cortometraggio viene vinto da “Bloeistraat 11” di Nienke Deutz. Avvincente corto sulla pubertà e l’amicizia tra due bambine fatto usando molte tecniche in modo sorprendente.

Questo è stato l’ultimo premio, il festival è concluso…

Marcel Jean invita tutti a Annecy 2019 che sarà dal 10 al 15 giugno 2019. Il paese ospite sarà il Giappone, già adesso si può immaginare che cosa incredibile potrà essere.

C’è ancora tempo per la foto finale sul palco con tutti i vincitori.

È stato un bel festival e il finale non ha deluso. La grande quantità di ottimi film rendeva difficile immaginare i premi, ma alla fine sono stati giusti. Anche se dispiace che qualcuno dei bellissimi film visti non sia stato premiato o menzionato (Come “Seder- Masochist” o “Gatta Cenerentola” o “Virus Tropical” o decine di cortometraggi, erano davvero tutti belli) non si possono davvero criticare le scelte fatte.

Al prossimo anno allora, ci ritroveremo li, a Annecy.

Dove il mondo dell’animazione vive e si incontra.

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