View Conference 2017. Storytelling, dietro le quinte e effetti speciali nel cinema e nella medicina.

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View Conference 2017. Storytelling, dietro le quinte e effetti speciali nel cinema e nella medicina.

Giovedì 26 ottobre è stata un’altra grande giornata alla View Conference.

Si è iniziato con la conferenza “Le nostre storie” di Shannon Tindle, regista e sceneggiatore di serie e lungometraggi animati. La conferenza inizia raccontando di se, della propria famiglia, gli amici e di come sia nata in lui la voglia di raccontare storie, tutto facendo uso di un’ironia fantastica raccontando vicende strane, difficili o tragiche ma contemporaneamente comiche nella loro assurdità che gli sono capitate dice quanto per lui sia importante comunicare un senso di familiarità perché gli spettatori che seguono la storia possano sentirla come personale e appassionarcisi. Rendere molto il lato umano e far sentire emozioni, così che anche il personaggio che sembra un eroe imperturbabile possa diventare umano.

Parla così del film “Kubo e la spada magica” a cui ha lavorato per anni senza pensare davvero che qualcuno potesse volerlo produrre per il forte numero di storie drammatiche presenti nella trama. La ricerca del realismo nella trama lo fece documentare molto sul Giappone chiedendo aiuto a consulenti autoctoni. Il risultato è stato rispettoso della cultura. Peccato per le scene tagliate.

Segue la conferenza VIAGGIO NELLA FORESTA SEGRETA” tenuta da NOËLLE TRIAUREAU e Mike Ford della Sony. Un racconto sulla produzione del film “I Puffi, viaggio nella foresta segreta” che la Sony ha fatto sui noti personaggi in CGI ma con uno stile che si rifacesse totalmente a quello di Peyo.

Raccontano quanto sia stato impegnativo realizzare il film così ma quanto fossero felici di lavorarci. Inutile dire che l’aver inventato un intero villaggio di Puffe è stato una delle cose più interessanti, ma assicurano che gli eredi di Peyo approvano.

Segue la conferenza “L’AVVENTURA VISIVA DI EMOJI: ACCENDI LE EMOZIONI” tenuta da CARLOS ZARAGOZA che del film si è occupato delle scenografie. Il lavoro lo ha interessato da subito e si è divertito a farlo. Dice che come europeo andare a Los Angeles per lavorare è stato fonte d’ispirazione. Li ci sono molti negozi o locali dalle forme particolari, specie che si rifanno a oggetti resi giganti. Una cosa così per lui era già un’emoji. Ne ha fotografate tante e così hanno immaginato “Textopolis”, la città delle emoji.

Racconta che è stato molto complicato rendere l’espressività del protagonista, e che il suo prossimo lavoro sarà un film d’animazione/musicall diretto dallo stesso che diresse “I Croods”.

Segue la conferenza “VR DALLA PRESENZA ALLA VEROSIMIGLIANZA: CERCANDO UNA STELLA DEL NORD TRA LE FOGLIE DI TÈ” fatta da BERNARD YEE, sviluppatore di animazioni in VR per la OCULUS. Lavorare con la Realtà Virtuale è una cosa che gli piace, stanno sviluppando storie e facendo scene che possano emozionare e coinvolgere lo spettatore.

Per lui è chiaro che adesso siamo in una situazione simile al 1880, dove molte persone inventavano strumenti per il pre-cinema e si dichiaravano i soli a avere il mezzo superiore. Ma la situazione si evolverà di sicuro.

Segue la conferenza “CAMBIARE IL MONDO CON LA SCIENZA, LA TECNOLOGIA E LO STORYTELLING: NON È IMPOSSIBILE”. fatta da DAVID PUTRINO, ingegnere e medico che da un certo punto della sua vita in poi si è occupato di costruire strumenti riabilitativi a basso costo e facilmente costruibili. In questa conferenza ha parlato di uno speciale tipo di occhiale che, seguendo i movimenti delle pupille, rende possibile trasformarli in segni grafici permettendo a chi ha grandi paralisi di tornare a comunicare. Altro progetto mostrato fu una protesi articolabile di un arto superiore sviluppata per essere stampabile con una stampante 3D e costare una cifra nettamente inferiore a quelle che si trovavano sul mercato. Altri progetti sviluppati sono un particolare tipo di sensori che, messi in normali vestiti, amplificano la vibrazione dei suoni rendendo possibile a persone non udenti un coinvolgimento nell’ascoltare la musica. Una cosa che a molti ha cambiato la vita.

Questi stessi vestiti trasmettendo una vibrazione che varia a seconda della persona, sono in grado di diminuire il tremore dei malati del Morbo da Alzaimer. La ricerca sta proseguendo con altri obbiettivi.

Dopo una pausa per il pranzo si è ripresi con l’attesa conferenza “LA LAVORAZIONE DI “LOVING VINCENT”: ANIMARE VAN GOGH PER RISOLVERE UN MISTERO” tenuta da STEVE MUENCH, che è stato produttore del film quasi dall’inizio. Racconta che Dorota Kobiela, regista del film voleva fare un cortometraggio cu Vincent per ringraziare simbolicamente Van Gogh di aver scritto le lettere a Theo, che l’avevano aiutata a superare un momento molto difficile. Vedendo l’amore per il pittore olandese si decise di farne un lungometraggio.

Quando Muench entrò per la prima volta nello studio fu colpita dal fatto che non si limitassero a copiare i quadri, ma che li usassero come scenografie in cui ambientare la storia modificandone le dimensioni e cambiando i colori della natura per adattarlo alla stagione in cui è ambientato il film. È stato fatto un film con degli attori che è servito come riferimento e le carrellate sono state studiate in CGI, ma tutto è stato rifatto a olio su tela.

Segue la conferenza “MANI ROSSE”, di FRANCESCO FILIPPI, che mostra il Work in Progress del suo mediometraggio. Raccontando che l’origine dell’idea è nata da un fatto tragico. Un ragazzo che conosceva gli aveva raccontato che un giorno la sua ragazza era arrivata a casa sua piena di lividi chiedendogli di ospitarla perché il padre la picchiava e sembrava volerla uccidere. Da questa storia è nato il corto sul bambino iperprotetto Ernesto e la giovane Luna, che senza nascondere la violenza e l’isolamento riesce a dare attimi di estasi artistica nell’amore che Luna ha per l’arte e la nascita del volersi bene dei due personaggi.

C’è la possibilità di aiutare a finire il corto contribuendo con alla campagna Crowfounding  qui

Segue la conferenza “STORIE CHE DEVONO ESSERE RACCONTATE:ANATOMIA DELLA CREATIVITÀ ATTRAVERSO I DOCUMENTARI” tenuta da LESLIE IWERKS, grande autrice di Documentari più volte nominata all’oscar che racconta storie vere di persone strutturando tutto con lo schema de “Il viaggio dell’eroe” e rendendo al massimo la dignità e la voglia di andare avanti nonostante tutti i problemi.

Attualmente sta lavorando a un documentario su Georges Méliès.

Segue la conferenza “È SOLO UNA QUESTIONE DI DIVERTIMENTO: ALLA RICERCA DI CONTENUTI, TALENTO E PUBBLICO” tenta da DAVE ROSENBAUM e WARREN FRANKLIN dello studio Cinesite. Sono un irresistibile duo di personaggi che sanno davvero come divertire la gente. Il loro è uno studio indipendenti con sedi a Londra, Montréal e Vancouver. Entrambi vengono da grandi Studios, soprattutto Illumination. Da cui hanno preso l’idea di fare film divertenti e realizzarli a costi contenuti. Una cosa su cui sono decisi è puntare su idee originali.

E una pubblicità mirata a chi sanno essere un possibile pubblico. Vengono mostrati in esclusiva due dei tre progetti in sviluppo, L’affascinante “Riverdance” e l’interessante comico “Harold Lloyd”, che si rifa al grande comico del periodo muto.

Segue la conferenza “DENTRO GLI EFFETTI VISIVI DI “VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI” DI LUC BESSON” tenuta da MARTIN HILL che racconta di come abbiano realizzato i popoli alieni del film “Valerian”. Bisogna dire che a vederlo sembra davvero spettacolare (chi scrive ha scoperto solo adesso che è già uscito più di un mese fa e se l’è perso). Hanno preso come riferimenti i personaggi della grande serie a fumetti rendendoli possibili, studiando le camminate e trovato idee per rendere interessante anche le pelli dei vari alieni che compaiono.

Segue direttamente al conferenza VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI” tenuta da SCOTT STOKDYK, che ha supervisionato gli effetti speciali di tutto il film. Conosce Luc Besson da anni e sa che è un grande fans della BD originale e che ha lavorato al film da molto tempo mantenendolo un progetto segreto. Fa diversi confronti tra questo film e “Il 5° elemento” e racconta com’è stato costruito questo mondo.

Così si è chiusa la giornata.

Domani sarà l’ultimo giorno di View Conference. Ancora grandi conferenze aspettano chi verrà.



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