L’altro Crepax in mostra a Milano!

L’altro Crepax in mostra a Milano!

L’ALTRO CREPAX

30 anni di Clinicommedie su Tempo Medico

15 ottobre – 13 novembre 2016

WOW SPAZIO FUMETTO
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano
Viale Campania, 12 – Milano

Info: 02 49524744/45 – www.museowow.it – Ingresso intero 5 euro, ridotto 3 euro
Orario: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. Lunedì chiuso

WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano dedica una mostra a Guido Crepax, uno dei maggiori protagonisti del fumetto italiano. Non si tratta però di un percorso convenzionale ma di un’esposizione davvero unica che per la prima volta porta al pubblico milanese un aspetto meno noto della produzione del grande disegnatore: 60 tavole originali disegnate per illustrare le Clinicommedie pubblicate sulle pagine della rivista Tempo Medico dal 1965 al 1993. È infatti sulle pagine di questa importante rivista scientifica che nascono tipi e silhouette di donna che saranno di ispirazione per Valentina e tante altre “eroine” di Crepax e in cui è possibile rivivere alcuni decenni della nostra vita e del costume, seguendo l’evoluzione della figura del medico. La mostra è allestita da WOW Spazio Fumetto con il contributo dell’Ordine dei Medici di Milano, la collaborazione di Zadig e Archivio Crepax e la sponsorizzazione tecnica di Pixartprinting.

Guido Crepax è uno dei più amati fumettisti italiani. Il suo segno unico e la grande sensualità dei suoi personaggi femminili hanno contribuito a renderlo uno dei pochi autori di fumetti il cui nome è conosciuto anche al di fuori della cerchia degli appassionati, in Italia e nel mondo.

La sua creazione più famosa è l’affascinante fotografa Valentina Rosselli, i cui tratti e l’inconfondibile caschetto si ispirano alla celebre diva degli anni Venti e Trenta, Louise Brooks. Nata come comprimario nelle avventure del fidanzato Philip Rembrandt, Valentina diventa presto la vera protagonista della serie e, in breve tempo, uno dei personaggi a fumetti più noti nel mondo.

Oltre a continuare le avventure di Valentina, Crepax, autore assai prolifico, crea negli anni Settanta numerose altre eroine (Belinda, Bianca, Anita), realizzando anche sofisticate versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica, a partire da Histoire d’O, seguita da Emmanuelle e Justine, senza dimenticare le splendide rivisitazioni di grandi classici della letteratura, come Dracula (1983) e Frankenstein (2002), l’ultimo fumetto da lui pubblicato.

Non molti sanno che, ancora prima di essere un autore di fumetti, Crepax è stato un illustratore: mentre frequenta la facoltà di Architettura esordisce nel campo dell’illustrazione e della grafica realizzando copertine di dischi, poi immagini pubblicitarie e copertine di libri. Nell’agosto 1958 viene stampato il primo volumetto della collana Piccola Biblioteca Ricordi, dal titolo “Eroi e fuorilegge nella ballata popolare americana”, per il quale realizza copertina e illustrazioni interne.

Ma la sua collaborazione più duratura è senza dubbio quella con Tempo Medico, il primo news magazine rivolto ai medici italiani. Sua è la copertina del numero zero (15 novembre 1958), poi modificata per il numero 1 (marzo 1959), così come quasi tutte le copertine fino alla seconda metà degli anni Ottanta, spesso dedicate a ritratti dei maggiori medici italiani, che ricevevano poi in dono il disegno originale.

Nel gennaio 1965, pochi mesi prima della nascita di Valentina, Crepax inizia a illustrare la rubrica “Circuito interno”, in seguito diventata Clinicommedie, formata da vere e proprie tavole a fumetti dalla struttura sempre più moderna e animata dal caratteristico stile narrativo dell’autore: in ogni numero viene presentato un caso clinico sotto forma di dialogo tra un importante medico e i suoi assistenti, che sulla base dei sintomi presenti cercano di formulare una diagnosi corretta. Il lettore/medico può cercare di formularla insieme ai personaggi, e verificare poi di avere risposto correttamente. La rubrica è stata un appuntamento irrinunciabile per i lettori: Crepax illustra in tutto 356 casi, fino al dicembre 1993. Una produzione poco conosciuta, poco vista e quasi mai ristampata, ma in cui lo stile personalissimo di Crepax è ben presente, con figure femminili che pur avvolte in austeri camici, hanno la medesima sensualità delle più celebri eroine dell’artista milanese. A questo magnifico percorso è dedicata la mostra L’altro CREPAX allestita presso WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata (Viale Campania 12) dal 15 ottobre al 13 novembre.

Dopo una breve presentazione della figura di Guido Crepax, della storia della rivista Tempo Medico e del legame tra di loro, la mostra ripercorre cronologicamente la rubrica “Circuito interno” con una selezione delle più belle illustrazioni originali realizzate dall’autore, accanto ai numeri della rivista.

Il percorso è scandito da pannelli che raccontano per ogni anno un’importante avvenimento del mondo della medicina attraverso un articolo di Tempo Medico e, parallelamente, di cosa si stava occupando Guido Crepax in quel momento, permettendo così di mettere in relazione il suo lavoro per la rivista con quello delle sue produzioni più famose.

Il cuore della mostra sarà costituito da una selezione di 60 tavole originali per “Circuito interno”, grandi fogli di cartoncino Schoeller – proprio come le pagine delle sue storie più famose – dove Crepax incastrava tutte le vignette e le sequenze che sarebbero poi state sparpagliate nelle pagine della rubrica. È la prima volta che questi originali, provenienti dall’Archivio Crepax e della società editoriale Zadig che per decenni ha curato i contenuti di Tempo Medico, vengono esposti al pubblico milanese: un tesoro della produzione di Crepax sconosciuto anche per i cultori della sua opera e che merita di essere riscoperto. Nelle grandi vignette in bianco e nero è possibile rintracciare lo stile del disegnatore, la sensualità delle sue donne, l’attenzione alla moda, la gestualità dei personaggi, il suo inimitabile tratteggio. Ma è nell’invenzione dei casi clinici di ogni puntata che Crepax realizza dei piccoli veri capolavori, riuscendo a donare una personalità precisa in una sola vignetta a ognuno dei 356 pazienti comparsi in 30 anni. Ad affiancare le tavole saranno esposti i giornali da cui sono tratti, per mostrare al visitatore come venivano impaginati i disegni, permettergli di leggere la storia che illustravano e sfidarlo a risolvere l’enigma medico.

Il percorso sarà completato da una piccola selezione delle copertine originali a colori di Crepax per Tempo Medico, divenute assai rare perché sparpagliate nelle case e negli studi di gran parte dei medici ritratti. Tra queste, spiccano quelle dedicate alla rivista stessa, come la versione inedita di quella del numero 100 “Il medico che legge”, scelta come immagine di locandina della mostra.



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