Fumettotubers alla riscossa!

Fumettotubers alla riscossa!

Ha raccolto lo stimolo lanciato da afNews nell’articolo del 14 luglio scorso (click qui), la vlogger/youtuber Lara Marziale che qui ringrazio, e ha scritto per evidenziare la presenza in Italia, oggi, di alcuni suoi colleghi che fanno informazione e critica attraverso la piattaforma You Tube parlando di fumetto.
Ecco per te la sua lista di luoghi da visitare (e da confrontare con l’esempio francese, anche in quel caso uno fra i tanti), alla ricerca di prodotti web di qualità. Le “recensioni” dei singoli spazi sono della stessa Lara (e l’ultimo, che ho aggiunto, è proprio il suo):

  • 88Ferro, fa un uso minimo del montaggio, ma compensa con analisi puntuali ed evocative di ogni volume di cui decida di parlare
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  • Aerisrome, ogni suo video è la dimostrazione di quanto i fumetti possano avere un’ eco nella vita di tutti i giorni
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  • Altroquando, un uomo coraggioso che ha saputo far suo un media insidioso. Il suo montaggio è inconfondibile.
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  • Andrea Pennywise, in genere parla di letteratura non-a-fumetti e questo si vede e si sente, anche quando decida di parlare dell’ultimo fumetto letto
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  • KforKaos, un vero appassionato della produzione Disney che riesce a gestire un canale praticamente monotematico sull’argomento
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  • Kirio1984, ama parlare del fumetto del sol levante o, più in generale, del lato bizzarro e allucinato della nona arte
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  • Tales of Sam, un occhio di riguardo al fumetto supereroistico americano che non disdegna un uso attento del montaggio
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  • Tochio – for nerd people, uno dei pochi che tenti di parlare anche di quel dedalo intricatissimo che sono le uscite in edicola
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  • Castelli di carta, come altri in questo elenco, condivide la passione per il fumetto passando per le moderne piattaforme di divulgazione
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Lara così presenta i suoi colleghi italiani “… Esistono persone che pubblicano video ben fatti, senza essere affettati né sterili, su questa piattaforma e, seppure a diversi livelli di competenza tecnica, credo che alcuni di loro possano essere considerati degli ottimi tentativi di divulgazione del media-fumetto…”

Nel suo gentile, lungo e interessante messaggio, Lara segnala incidentalmente anche un paio di questioni che possono condizionare il lavoro dei fumettotuber italici: “… Suppongo esistano altri nomi da poter aggiungere a questo elenco, sia tra quelli che conosco già sia tra quelli che non conosco ancora, Ma credo che oltre le pessime inquadrature e l’indecisione causata dal timore di ledere il diritto d’autore o di annoiare i propri spettatori, tra questi video vi siano già dei contenuti che mi sento di condividere e supportare come posso…”

Va da sé che in primis (come sempre e per qualunque cosa) dovrebbe esserci la qualità dei contenuti. Ma qui il giudizio, in fondo, sta agli spettatori: gli esperti ne vorranno molta, i curiosi si accontenteranno dell’eventuale divertimento che ricavano dalla visione del video e tanti saluti. In un certo senso, in fondo, ognuno trova quel che cerca.
Dal punto di vista “tecnico”, è chiaro che non tutti possiedono capacità e possibilità tali da consentire una realizzazione “professionale” (torno a far notare che l’esempio francese dell’altro articolo, vedeva all’opera ben quattro persone), anche se questi sono aspetti che spesso possono essere superati man mano che procede l’esperienza, con la volontà di imparare e migliorare (sempre che si abbia anche tempo, denaro e intrinseche capacità adeguate alla bisogna).
La questione del diritto di autore, invece, è delicata. Può spaventare molti, si sa. Ma una consulenza legale può risolvere facilmente ogni dubbio. Se si fa seriamente del citizen journalism, si entra in un territorio che, in una società civile e democratica, concerne la libertà primaria di informazione e pensiero. Attenendosi ai comportamenti cui si adeguano tutti i giornalisti professionisti, si può tranquillamente esprimere il proprio pensiero e diffondere informazioni. In fondo, considerando che “solo” di giornalismo fumettistico stiamo parlando, basta dire sempre e solo la verità, non insultare mai nessuno in alcun modo, giustificare con i fatti le proprie educate critiche, non far del male alle persone.
Quanto alla vexata questio del “diritto di autore”, va ricordato che questo è un diritto che ha anche dei limiti (evidenziati dal buon senso dei legislatori) e non deve prevaricare il diritto di informazione e di pensiero (che non è riservato ai giornalisti iscritti all’Ordine, ma appartiene a ogni cittadino). Ovvio che quello dell’autore (che poi spesso è anche dell’editore, ma questa è un’altra storia) non è un diritto da calpestare come niente fosse. Bisogna quindi conoscerlo bene, per sapere cosa si può fare e cosa no.
Per esempio, non si deve sfruttare l’opera altrui per guadagnarci sopra a sbafo. Ma esiste il diritto di citazione, nel nostro ordinamento, analogamente al concetto di “fair use” statunitense, che consente, a chiunque voglia fare informazione e critica (e non solo), di estrarre qualcosa dall’opera (in misura contenuta) per i propri lettori (e spettatori).
Sei obbligato per legge a segnalare ogni volta a tutti i titolari dei diritti (non c’è solo l’autore, spesso) che stai usando una singola vignetta di un fumetto di 200 pagine? O che stai sfogliando un giornalino di tua proprietà per farlo intravedere via web? E cosa fare quando la tua citazione riguarda un disegno a matita fatto a una fiera del fumetto da un disegnatore bonelliano che stavolta ha rappresentato Paperino e Paperina?… Gulp e Sbaraquack!

Di solito dovrebbe bastare il buon senso a dare la risposta, anche se è vero che ci sono persone piuttosto permalose (ed egocentriche) che vorrebbero scattasse un contatore magico ogni volta che anche solo si pensa a loro. Siccome, dunque, il buon senso a volte non basta, è sufficiente la consulenza legale di cui sopra (necessaria IMHO, quando non si fa informazione gratuita) a tranquillizzare il cittadino giornalista. E a scoprire che… si può fare!

Ah, il vlog francese citato (Funenbulles), eccolo qui:

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E se vuoi segnalare altri vlog fumettistici degni di nota… scrivi.
Nel frattempo… divertiti! E condividi.


Con l’occasione ti ricordo lo spazio You Tube dove trovi tutti i video legati ad afNews (ci sono anche tutti quelli che erano nel precedente spazio afNews – non ho più tempo per gestirne due…):

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