Festa di compleanno per i Simpson

simpsonscienza Il debutto della fortunata serie animata dei Simpson è avvenuto negli Stati Uniti il 17 dicembre del 1989, ma le celebrazioni dell’anniversario sono iniziate già da settimane con mostre, rassegne, dibattiti su questa stramba famiglia che ipnotizza milioni di spettatori in tutto il mondo. Marge, moglie di Homer e madre di tre piccole pesti è perfino apparsa su Playboy, dove ha fatto la sua bella figura – si fa per dire – reggendo il confronto con le conigliette. L’autore della serie è Matt Groening, oggi un tranquillo e maturo signore, che si è ispirato, almeno nei nomi, alla sua famiglia, senz’altro più normale di quella che gli ha dato la notorietà, e forse anche più tranquilla. Per fuggire dalla monotomia familiare, il giovane Matt nei primi anni Ottanta si è dedicato al disegno, ideando una pungente striscia satirica – Life is Hell, ovvero La vita è un inferno – con protagonista il coniglio Binky. Oggi quasi nessuno la ricorda più, perché è stata schiacciata dl successo dei Simpson, una bislacca famiglia che nessuno vorrebbe avere ma nella quale tutti, o quasi, vorrebbero vivere. Il capofamiglia è Homer, 36 anni e 140 chili di peso, frustrato, forse incapace, certo insoddisfatto, che si occupa della sicurezza della centrale nucleare di Springfield, anonima cittadina collocata in qualche parte degli States (ce ne sono almeno 40 con quel nome). La moglie, madre più o meno felice di tre figli, si chiama Marge, ha 34 anni ed è la tipica photo at Scoop Diamond Galleriescasalinga, con molti problemi e nessuna ambizione, brava in cucina, e con una capigliatura azzurra e cotonata che usa per nascondervi un po’ di tutto. Il figlio maggiore si chiama Bart, è sfacciato, sfaticato, va a scuola ma non impara nulla. Lisa, 8 anni e quasi un pozzo di saggezza, è l’intellettuale della famiglia, profonda e filosofica che dice, per esempio, cose come “Credi in te stesso, e non otterrai mai nulla”. Maggie è il cucciolo di casa, un anno o poco più, col ciuccio sempre in bocca, che sostituisce la coperta di Linus. Nella vita di questa famiglia – come abbiamo visto in questi vent’anni – succede di tutto, e Simpson Familyanche le cose normali in casa Simpson diventano straordinarie e paradossali, quasi come il colore della pelle di un giallo inquietante. Malgrado tutto è stata la famiglia dell’anno nel 1999, secondo l’autorevole settimanale Time, che l’ha inserita tra i protagonisti del Novecento, alla pari, o quasi, con Einstein, Gandhi e altri. La serie televisiva ha in Italia, da sempre, una media di due milioni e mezzo di spettatori, è stata doppiata anche da personaggi celebri come Bonolis, Jovanotti, Sgarbi, Totti o Valeria Marini, e la critica ha avuto parole di elogio. Secondo Aldo Grasso del Corriere della Sera, i Simpson raccontano “la mostruosità del quotidiano ma con una forte carica espressiva” mentre il Los Angeles Times ha trovato il programma “intelligente, volgare, sovversivo, comico e pieno di ingegno”. Realizzato in parte negli studi della Corea del Sud, il ciclo ha da sempre un successo universale e ha messo in moto un giro di affari miliardario, con libri, videocassette e oggetti vari venduti in tutto il mondo. E questo, per una famiglia di incapaci come i Simpson, è un bel successo. (Articolo di Carlo Scaringi)

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