"Un uomo che sta per diventare padre viene improvvisamente assalito da un senso d'angoscia. La sua paura non è legata al ruolo che l'attende. Appare piuttosto dettata da un sentimento di smarrimento, che lo riconduce à rebours. In un luogo dimenticato ritrova i suoi giornalini e i Tintin, gli album originali di Cocco Bill, i Mandrake, Nembo Kid, Linus, Topolineide, l'Uomo Mascherato, che hanno abitato la sua infanzia, rivivono nel ..." La recensione completa di Lucia Ravera a Tu, sanguinosa infanzia di Michele Mari per Einaudi, potete leggerla facendo click qui.
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